Uso civile

Aziende municipali e acquedotti

Sappiamo che uno dei maggiori problemi in tutto il mondo è rappresentato oggi dalla scarsità di acqua potabile. Per molti paesi e soprattutto per le isole, la desalinizzazione dell'acqua salmastra e marina, utilizzando la tecnologia dell'osmosi inversa, rappresenta una soluzione valida ed efficace al problema. Ovviamente laddove sono disponibili risorse idriche alternative come laghi, fiumi, dighe o acque sotterranee vengono impiegate soluzioni alternative come la filtrazione meccanica e il condizionamento chimico che si dimostrano anch’essi già idonei ed adeguati alla potabilizzazione.
Tra le varie problematiche che l’acqua sotterranea può presentare, l'elevata salinità è uno dei problemi più comuni. Gli alti contenuti di solfati, nitrati, cloruri, sodio, fluoruro, arsenico, boro rendono comunemente l'acqua sotterranea non potabile e inadatta perfino all'igiene personale quotidiana. Oltre all'elevata salinità altri fattori possono incidere sulla potabilità dell’acqua: la carica batterica, la presenza di ferro, manganese, materiale organico e composti derivati della clorazione, come i tetracloroetileni, rari ma comuni nelle risorse idriche sotterranee e richiedono comunque un’appropriata rimozione al fine di garantire acqua potabile di alta qualità.
La tecnologia della separazione a membrana ha un ampio spettro di applicazione nel settore della potabilizzazione dell'acqua e soprattutto l'osmosi inversa è la tecnologia più comunemente impiegata per la produzione di acqua potabile, questo grazie alla sua affidabilità, efficienza, ottimizzazione degli spazi, compattezza, facilità di installazione e manutenzione e ridotti costi di esercizio. La tecnologia dell’osmosi inversa si è sviluppata rapidamente negli anni e l’impiego di materiali certificati e approvati dalle più importanti organizzazioni sanitarie come FDA e NSF garantisce che la produzione di acqua potabile sia in piena conformità ai parametri definiti e dichiarati dall’Organizzione Mondiale della Sanità (OMS).